La regione Valle d’Aosta offre un panorama variegato per gli appassionati della pesca sportiva, dalla Dora Baltea, che scorre lungo la valle centrale, ai limpidi torrenti che fluiscono nelle valle laterali, fino ai laghi alpini. Sono svariati i laghi e ruscelli sul territorio regionale dove è possibile pescare con i relativi regimi di pesca. Oltre alle “acque libere”, sono presenti anche le riserve di pesca gestite dal consorzio, quelle private e le zone no kill.

La pesca con la mosca è un tipo di pesca sportiva così definita perché vengono utilizzate particolari esche artificiali costruite a imitazione, in tutte le loro fasi di sviluppo e vita, di insetti che nascono, si sviluppano, si riproducono e muoiono nell’ambiente acquatico, ma anche insetti detti terrestrial. In ogni caso l’esca viene chiamata “mosca” pur imitando anche altre creature di cui il pesce si nutre.

Viene effettuata con una attrezzatura composta da una canna di diverse lunghezze e materiali, mulinello per pesca mosca (detto “contenitore di coda”), una lenza di diametro decrescente (detta “coda di topo”) e vari accessori a supporto del pescatore. Tale attrezzatura è necessaria per poter lanciare l’esca artificiale a volte avente pesi molto leggeri, a diversi metri di distanza, tramite delle tecniche di lancio, volte alla migliore posa possibile dell’artificiale in acque spesso mosse. Alla coda di topo viene legato un finale conico di nylon di lunghezza variabile in rapporto al tipo di esca e alla lunghezza della canna, oltre che all’ambiente di pesca

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